- L'associazione 'Valore donna' ha organizzato per domani alle 17, al teatro comunale di Sant'Oreste, vicino a Roma, un convegno sulla pedofilia che vedra' fra i relatori la psicologa clinica Sandra Pagliuca, l'avvocato Andrea Coffari e Roberta Lerici, vicepresidente dell'associazione e responsabile area Infanzia e Famiglia Idv. Partendo dal romanzo "Che sara' mai l'inferno, il potere criminale della pedofilia organizzata e la debolezza delle istituzioni", di Sandra Pagliuca, si analizzeranno i vari aspetti dell'abuso sui minori, da quello familiare a quello rituale.
L'occasione di Sant'Oreste ci permette comunque di conoscere meglio il pensiero della psicotraumatologa salernitana, presidente di Minor Amati e consulente tecnica della procura di Salerno, molto attiva nel campo degli abusi ritualistici fin da quando negli anni '90 fu tra i periti del caso dei falsi abusi cimiteriali e satanistici della provincia modenese. Quel tipo di vicende raramente dimostrate e riconosciute da molti come forma di leggenda urbana (c.d. satanic ritual abuse), un pericoloso inghippo per il sistema giudiziario (vedi l'asilo degli orchi a Rignano Flaminio). La dott.ssa Pagliuca invece non perde occasione per rinnovare l'attestazione di fede e afferma di aver scoperto simili storie con frequenza straordinaria e impareggiata in qualsiasi altro territorio nazionale (fonte La Città di Salerno 14/03/12):
- «In 8 anni di attivitá a Salerno, sono incappata in 7 casi di abusi rituali che vengono filmati producendo business»
- "Il pensiero collettivo di noi adulti: pensiamo che i bambini parlino naturalmente di abusi, tranquilli ci aspettiamo che i bambini vengano e ci dicano la loro storia. E questa è assolutamente una fantasia che noi abbiamo, non funziona così. Ed è per questo che noi adulti, al di là del nostro lavoro, di quello che facciamo nella nostra società, abbiamo una grande responsabilità, quella di capire quando i bambini stanno male, come lo esprimono. Perché non lo esprimeranno come facciamo noi. Allora quali possono essere i disagi? Sicuramente un bambino che viene abusato, specie se viene abusato all'interno della sua famiglia, sarà un bambino assolutamente triste, problematico, pensieroso, disattento. Pensate che abbiamo strutturato l'insegnante di sostegno, ormai veramente sono diventate un esercito. Ma perché non sforzarci di andare al di là di questo nome facile, disturbi dell'apprendimento. Normalmente un bambino, se lasciato libero di crescere e se è accolto, se è voluto bene e se non ha dei traumi come questi, perché non dovrebbe apprendere? E' la sua natura che glielo dovrebbe consentire. Ha un cervello che si deve sviluppare, è naturale così. Ma se un bambino invece dentro c'ha l'inferno, perché l'abuso e gli altri maltrattamenti producono l'inferno, è un bambino che non ha più un'energia, come se il suo file è pieno, non può più capire, non può più pensare, non può più sperare, non è più un bambino. Quindi nei disturbi dell'apprendimento molto spesso si nascondono dei gravi problemi. Però ci accontentiamo sempre un po' di quello che rimane in superficie, per non parlare poi di altri segnali che anche molti insegnanti possono cogliere, per esempio i bambini che sono abusati possono anche, all'interno delle loro ore scolastiche per esempio, possono masturbarsi, anche coattamente. O tentare di fare giochi sessuali con i loro amichetti, in bagno, fra di loro, davanti agli insegnanti. Secondo me queste cose vanno dette, cioè voglio dire si fanno mille corsi, anche accreditati, gli insegnanti che secondo me hanno un grande potere, di portare in Procura delle ipotesi di abuso, devono saperle queste cose. E non sono solo questi, però sono quelli sicuramente principali: disattenzione, questa tristezza, o anche una forte aggressività e anche questa erotizzazione dei rapporti. Sono già tanti e se uno è attento, anche se non è competente può vederle queste cose".
Il pensiero della consulente salernitana è decisamente in controtendenza rispetto alla neuropsichiatria contemporanea.
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Con l'occasione riportiamo la trascrizione di altri passaggi dell'intervento di Sandra Pagliuca, che anche in questa occasione ha lanciato il proprio appello a credere sempre ai segni di abuso ed alle dichiarazioni dei minori, negando per principio la possibilità di certe falsità in bocca ai minori (una ideologia lecita, cui la dott.ssa Pagliuca ha dedicato anche il libro "La bocca della Verità Mente", purtroppo difficilmente conciliabile con chi intenda rivestire ruoli peritali oggettivi in tema di idoneità testimoniale):
- "Cominciamo a diventare un po' più possibilisti: se un bambino ci racconta delle cose, perché dovrebbe raccontarci una bugia? E poi questo è un passaggio importantissimo secondo me: sappiate che i bambini quando raccontano bugie, per distinguere... quando un bambino racconta bugie s-e-m-p-r-e non racconta mai di sé come vittima, perché noi siamo stati bambini, ma quando noi ci inventavamo i giochi tra di noi, ma chi di noi voleva fare lo sfigato? Chi di noi si voleva identificare nella vittima? Nessuno di noi, perché non è normale pensare così. Ognuno di noi bambino pensa di sé come un eroe, come un vincente. Quando un bambino parla di abuso parla di sé come l'ultima ruota di un carro già rotto, parla di una vittima delle vittime, parla di uno che ha vergogna di sé, che si sente lui di essere stato aggressore. Quindi, quando nei racconti dei bambini a qualunque livello ci vengono fatti, ci sono delle storie di sfigati, di appestati, dovete già dar per scontato che sta dicendo la verità. Perché psichicamente un bambino non parlerebbe mai a suo scapito".
La scienza neuropsichiatrica considera infatti diverse possibilità per una presentazione non realistica e peggiorativa da parte del soggetto, anche nei minori; Pagliuca sostiene invece che esista solo l'abuso vero e lascia intendere che l'utilizzo di altre categorie interpretative derivi da ignoranza, tabù ed insensibilità (argomentazioni in larga parte mutuate dal suo primo maestro Claudio Foti e dalla psicoanalista Alice Miller):
- "Quelli che contrastano la verità dei minori, secondo me lasciatemelo dire sono persone che non hanno mai visto bambini abusati nella loro vita. Perché chi di noi ha questa sfortuna, sa che un bambino che subisce abusi e che racconta di averli subiti è un bambino a cui è stata tolta l'anima"
- "Questa è la storia dei bambini abusati, questa è la storia di chi se ne vuole occupare. Non di chi se ne occupa, perdonatemi, di chi se ne vuole occupare. Perchè ricordatevelo questo, veramente un bambino maltrattato e abusato ci porta in un circuito difficile da credere, molto difficile da credere. Si tratta di avere la volontà ed il coraggio di lavorare sui nostri tabù: ma perché noi dovremmo credere che una madre abusa del proprio figlio? Perché dovremmo credere che un padre e una madre abusano del proprio figlio? Perché credere questo degli abusi rituali, purtroppo frequentissimi? Anche un nonno, anche uno zio, anche dei parenti possono abusare dello stesso bambino. Ci fa male pensare questo, è una cosa orribile, che non si può pensare, la nostra mente non può contenere questa roba così difficile da digerire. Ma questo non può essere però il motivo per il quale, se c'è un bambino che ci racconta queste cose, noi dobbiamo non credergli. Questo no, questo è scorretto, perchè solo perché io non riesco a mettere in crisi le mie certezze, i miei bisogni di certezze, perché negare ad un bambino proprio la possibilità di diventare un adulto libero?"
- [in riferimento alle teorie del falso ricordo, citate nel precedente intervento dell'avv. Andrea Coffari] "Io aggiungo una cosa, che chi parla così dei bambini, dei bambini abusati, è perché è ignorante, perché non la conosce la dinamica dell'abuso, non sa che cosa produce, perché poi nei bambini che sono suggestionati o eteroindotti eccetera, ma mica ci vai a trovare i vissuti nel bambino non abusato. I vissuti i bambini che mentono io non ne ho mai visti nessuno. Ma quelli che sono suggestionati a mentire non hanno i vissuti propri dei bambini abusati, non hanno sentimenti di impotenza, non ce li hanno. Sembra una bugia, come si inventa un sentimento di impotenza? Che ti fa riconoscere un bambino anche a distanza, perché un bambino non può sentirsi impotente, un bambino si sente grandioso. Non ha la sessualizzazione traumatica, perché un bambino si dovrebbe masturbare dieci volte, o per dieci ore al giorno? Perché dovrebbe avere la conoscenza della sessualità? Ma come ce l'hanno questa conoscenza? Non ce l'hanno, non la possono avere. (...) Bisogna smantellare queste teorie, perché sono quelle che sono accreditate e si basano sicuramente anche magari sulla buona fede dei clinici, che appunto se anche loro come noi hanno dei tabù, è chiaro prestano il fianco alla teoria che gli lascia intatti i tabù. Poi due cose: primo, non so chi di voi sa che il padre di Hitler era un ebreo. Non so di chi voi lo sanno, era ebreo ed era un torturatore. Hitler è un bambino torturato. Ne ha dovuti uccidere sei milioni. Non ci conviene continuare su questa strada".
- "L'infelicità della nostra condizione di quando eravamo bambini e di quelli che lo sono attualmente è di non essere potenti, non hanno le nostre possibilità, loro non hanno la nostra potenzialità, noi possiamo gridare, possiamo protestare, possiamo metterci i migliori regali del mondo, possiamo convincere con la dialettica, ma un bambino come fa a fare questo? E se noi adulti non prestiamo loro la voce, le gambe e l'intelligenza e la saggezza e anche un po' proprio secondo me proprio il saper vivere... perché mia mamma lo ricordo che diceva che i bambini sono la bocca della verità. E lo dice anche la Bibbia. Ma com'è che noi ce lo siamo scordato, perché non crediamo più all'innocenza dei bambini? Che ci è successo?"
Più di quelle di Bruno Bettelheim, della Bibbia o di sua madre.
Ugo
Vedi anche:
"La Cicogna Miope" (Franco Angeli, 2008) di Maria Teresa Pedrocco Biancardi, psicoterapeuta bolognese e già consigliere CISMAI:
- "La protagonista di questo testo si chiama Chiara. Vittima di violenze gravissime nella famiglia biologica, diagnosticata “insufficiente mentale” e affetta da sindrome pre-psicotica, Chiara viene accolta da una coppia, prima affidataria e poi adottiva; inizia qui il suo lungo percorso verso la “normalità”, fatto anche di cure psicologiche, che questo volume documenta".
- "la lettura degli inevitabili comportamenti disfunzionali del bambino o del ragazzo in termini di conseguenze post-traumatiche" (pag. 17)
17 commenti:
di quel convegno di S. Oreste mi pare più grave quanto ha detto un certo avvocato Andrea Coffari.
Non so bene quali siano leggi, ma non mi pare tanto normale che non sia stato eseguito un ordine di allontanamento da una cliente di questo avvocato
http://www.iusfamiliae.org/ius_archive/coffari-girolamo-andrea/
I criminali che vogliono impossessarsi dei bambini con false accuse di pedofilia (solitamente madri separate) pagano chi sostiene assurdità secondo cui i bambini non possono essere plagiati né alienati.
Basti infatti vedere la spaventosa lista dei bambini devastati da false accuse di pedofilia sostenute da questi soggetti.
Perché la magistratura non interviene per fermare tali soggetti che palesemente fanno più danni dei pedofili? Che si può fare per fermarli e proteggere i bambini?
Come mai Frassi con tutti i suoi master non è stato invitato?
http://www.osservatoriopenale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=877
Che incommensurabile tristezza mi fa notare che ad una pagina simile gli unici commenti siano posti soltanto alla messa in dubbio della credibilità dei tecnici che parlano a favore della credibilità dei bambini nonché alla querelabile
Affermazione che casi e casi di pedofilia siano falsi architettati da adulti in fase di divorzio e che questi facciano più danni dei pedofili!
Sicuramente chi strumentalizza in un modo simile i bambini e corrompe persone e ' passibile di pena ma chi fa del simile "benaltrismo" sessista e adultocentrico
In risposta a un appello a favore della infanzia violata....per me e'
Da interrogare.Io vorrei che a questo mondo nascessero nuovi tabù ,stavolta bambinocentrici
Che rendessero sospettosi commenti simili al pari di un' apologia di reato.
Ma come osa arrivare a minimizzare i danni arrecati dai pedofili?
Forse ha i suoi buoni motivi per farlo.se lei ,come credo,e' un adulto io le auguro " soltanto" di essere stato "plagiato"come quei poveri bambini e di non essere ne' stato
Vittima di abuso infantile o carnefice,perché il suo modo di ragionare tradisce un coinvolgimento nelle dinamiche psicologiche dell' abuso.
Vorrei vivere in un mondo in cui anche affermazioni simili siano ritenute oscene e indagabili.
Purtroppo la lingua dei bambini e' ancora sconosciuta e i bambini stessi ne sono innocenti e incoscienti detentori.Impararla e' troppo difficile e per chi innocente affatto e' è' alquanto SCONVENIENTE
Se si avesse la coscienza pulita nei confronti dei bambini e se una spaventosa quantità di adulti pur onorevoli non avesse conti in sospeso con la propria infanzia abusata,si guarderebbe solo con ovvio interesse e rispetto a coloro che dedicano la loro attenzione clinica,giuridica e umana ai bambini,VITTIME INNOCENTI,ai loro stati di salute totale,ai danni subiti e non soltanto alle ripercussioni delle vicende dei bambini sugli adulti!questa e' colpevolizzazione della vittima.Una delle principali caratteristiche di chi abusa e' la VIGLIACCHERIA .Se gli uomini is educassero quotidianamente ad individuarla e curarla gli abusi sarebbero accolti un po' meno meglio a questo mondo.La vigliaccheria ideologica non è' da meno ed è sintomo di vari marciumi.Ai vigliacchi piace vincere facile e i più' deboli sono ideali allo scopo.
La scienza e la giurisprudenza,così come tutti gli altri organi di supporto sono colpevoli e/o ignoranti in proporzioni variabili.Questo campo e' agli albori e controverso all'inverosimile .Chi se ne fa pioniere rischia sulla propria persona in tutti i sensi.Come tutte le grandi cause necessiterà di scioperi della fame,morti,cortei...cose,tra l'altro,già' avvenute nella storia ma,evidentemente ,non a sufficienza.
I BAMBINI SONO SEMPRE INNOCENTI E VULNERABILI,PREDISPOSTI PER LORO CONDIZIONE FISIOLOGICA ALLA VITTIMIZZAZIONE .Questa e' una tautologia divenuta tabù .
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